Cari lettori,
Oggi è la Giornata Europea delle Lingue! E poteva il vostro vecchio giovane Sam non scrivere un articolo per voi? In occasione di questa giornata, volevo spiegarvi le sue origini e caratteristiche e farvi una sorpresa che troverete alla fine di questo blog.
Ogni 26 settembre, si celebra la Giornata Europea delle Lingue, un’occasione speciale per riflettere sull’importanza delle lingue e della loro preservazione. Lanciata dal Consiglio d'Europa nel 2001, questa giornata mira a promuovere l’apprendimento linguistico e a sottolineare la ricchezza culturale del nostro continente. Ma perché celebrare le lingue?
Beh, l’Europa ospita oltre 200 lingue e molte di queste rischiano l’estinzione! Oltre alle lingue ufficiali come l’inglese, il francese o lo spagnolo, ci sono tesori linguistici come il basco, il gaelico scozzese o il sami, e ogni lingua rappresenta una finestra unica sulla cultura, il pensiero e l’identità di un popolo.
E non si tratta solo di una questione culturale, ma anche pratica. Parlando più lingue, possiamo connetterci con altre persone, ampliare i nostri orizzonti lavorativi e capire meglio il mondo che ci circonda. Studi come quelli dell’OCSE dimostrano infatti che la promozione del plurilinguismo ha anche uno sfondo economico. Le competenze linguistiche migliorano l’occupabilità e possono addirittura accrescere il PIL di una nazione. Le imprese europee, infatti, hanno riportato che una maggiore padronanza delle lingue ha portato a una più facile espansione nei mercati internazionali.
Questa giornata non è solo per i poliglotti, però! L'obiettivo è incoraggiare tutti, dai bambini agli adulti, a scoprire nuove lingue, che siano straniere o minoritarie. And there are reasons for that: l'apprendimento linguistico migliora anche le abilità cognitive, come la memoria e la capacità di problem-solving. Recenti studi delle neuroscienze evidenziano che imparare nuove lingue aiuta a mantenere il cervello attivo e a prevenire malattie degenerative come l’Alzheimer, come l’articolo sul The Guardian che discute la maggiore capacità di problem solving e una memoria più elastica per chi parla più di una lingua.
Cosa c’è dietro la celebrazione?
L'Europa, con oltre 24 lingue ufficiali, è un vero e proprio mosaico linguistico. Ma oltre a queste lingue riconosciute, ci sono centinaia di lingue minoritarie e regionali, come il bretone in Francia o il sorabo in Germania. È interessante notare che il bretone, una lingua celtica, è parlato da circa 200.000 persone e rischia l’estinzione, motivo per cui eventi come la Giornata Europea delle Lingue sono fondamentali per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di preservare questi patrimoni culturali.
Uno degli aspetti più affascinanti della Giornata è che promuove tutte le lingue, non solo le più parlate come l’inglese o il francese. Vengono infatti organizzati eventi per scoprire lingue meno comuni come il lappone, parlato dai Sami nelle regioni artiche della Norvegia, Svezia, Finlandia e Russia. Solo pochi conoscono questa lingua e la cultura che essa rappresenta, eppure farne esperienza ci offre una prospettiva nuova su un mondo quasi sconosciuto.
Come partecipare?
In tutta Europa, vengono organizzati eventi, tra cui workshop, quiz, lezioni gratuite e conferenze. Se vi trovate in Italia, città come Roma o Milano ospitano regolarmente iniziative in collaborazione con scuole di lingue, istituzioni culturali e università. Un esempio interessante viene da Language Days, un’iniziativa europea che offre mini-corsi per provare lingue diverse, dalla finlandese all’ungherese.
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La Giornata Europea delle Lingue è un invito a riflettere su quanto siano cruciali le lingue per la nostra identità, per le nostre opportunità e per le nostre connessioni umane. Che siate principianti assoluti o poliglotti in divenire, questa giornata è dedicata a tutti noi. Quindi, perché non approfittarne e scoprire una nuova lingua, una nuova cultura o, semplicemente, guardare il mondo da una prospettiva diversa?
Alla prossima newsletter, e come direbbero in Finlandia: Nähdään pian! (Ci vediamo presto!)